2010-2019, la storia dell’ultimo decennio del Torino tra gioie e delusioni, speranze e rammarichi / Parte 5: nel 2014 arriva l’Europa
“Torneremo ad Amsterdam”, un grido di rivalsa. Il Torino, in Europa, ci è tornato nel 2014. Passando da un tribunale, quello che escluse il Parma, ma non per questa senza merito. La corsa alla ex Coppa Uefa fu contraddistinta da un contagioso entusiasmo: squadra-tifosi, il circuito ad auto-alimentazione si caricò fino al culmine nella notte di Firenze. Una delusione momentanea, quel rigore sbagliato da Cerci. Poi il Toro venne ripescato e assaporò l’Europa League nella prima parte del 2014/2015, conquistando anche la qualificazione ai sedicesimi: una grande gioia, nonostante in campionato l’avvio fosse stato stentato.
Il 2014 del Torino: le tre partite
30 marzo – Torino-Genoa 2-1. Un’onda. Inarrestabile. Inattesa, dopo quel gol di Gilardino ad un soffio dalla fine. Immobile, minuto 92: gol. Cerci, minuto 93: gol. Da 0-1 a 2-1 in un tempo irrisorio. La dimostrazione che il calcio, diviso in compartimenti da novanta minuti l’uno, spesso cambia nel tempo di un battito di ciglia. Sopratutto quando scendono in campo i fenomeni. Come Cerci e Immobile, i protagonisti di quel 2013/2014.
18 maggio – Fiorentina-Torino 2-2. Doveva vincere, la squadra di Ventura. Era l’unico risultato possibile per centrare sesto posto ed Europa. Invece i viola non fanno sconti, passano due volte con Rossi e Rebic, e altrettante vengono raggiunti (Larrondo e Kurtic). L’occasione, nel recupero, si presenta a Cerci: rigore. Ma l’11 lo sbaglia. Il Parma è (per qualche settimana) in paradiso.
11 dicembre – Copenhagen-Torino 1-5. Il Toro, rinnovato dal mercato, in Europa ci arriva comunque. E se la gioca alla grande. In Danimarca, i granata trionfano nell’ultima sfida del girone. Segnano un po’ tutti: da Martinez ad Amauri, passando per Darmian e Gaston Silva. E il 5-1 vale il passaggio ai sedicesimi.
Il 2014 del Toro: l’evento
E’ il ritorno in Europa, il grande evento del 2014 granata. Dopo vent’anni dall’Intertoto giocata con Mondonico, il Torino riesce a riprendersi un posto nelle competizioni intercontinentali. Lo fa attraverso un iter giudiziario che tiene societĂ e tifosi col fiato sospeso per giorni e giorni. A causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni dei suoi tesserati, gli emiliani non ottengono la licenza Uefa: e il Toro, subito dietro in classifica, viene ripescato.
bellissimo il grido “Torneremo ad amsterdam” ma oggi poco credibile. cairo o meno, basta vedre chi è arrivato in finale negli ultimi anni per vedere l’attuale livello Europeo risdpetto a quello italiano. tra l’altro i wolwes stanno domostrando che sono veramente forti, tra e prime 7 anncora in nghiltera e… Leggi il resto »
Solo una precisazione, l’Intertoto c’era Camolese in panchina e non Mondonico
Lo ricordo come fosse ieri il grido torneremo ad Amsterdam allo stadio. Da allora ho il doppio degli anni che ebbi all’ora e il grido è rimasta una vana speranza. Per me mille volte meglio borsano di cairo, che oltretutto è stato il primo presidente ad aver acceso ai fondi… Leggi il resto »